Realismo Trascendentale

REALISMO TRASCENDENTALE: L'ARTE DI ADI DA SAMRAJ
Cenacolo Di Ognissanti
Via Borgo Ognissanti 42

23 Febbraio - 22 Giugno 2008
Giorno di chiusura: Mercoledì
Orario: 9.00 – 17.00
Ingresso libero

info: Inverno a Firenze
Tel. 055 0516361
Cenacolo di Ognissanti tel. 055.2388720
www.invernoafirenze.it

Dal 23 Febbraio fino al 22 Giugno, dopo il grande successo di critica e pubblico ottenuto alla Biennale di Venezia dall'evento espositivo curato da Achille Bonito Oliva, arriva a Firenze la mostra RealismoTrascendentale: l'arte di Adi Da Samraj. Grazie all'eccezionale disponibilità della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, la mostra, realizzata dal Comitato Promotore Inverno a Firenze, sarà ospitata nel Cenacolo di Ognissanti che per quest'occasione apre per la prima volta all'arte contemporanea.
Il "pezzo forte"dell'esposizione è La Finestra di Alberti I (14 m), un riferimento a Leon Battista Alberti, architetto e pensatore fiorentino del Rinascimento, le cui idee sulla prospettiva sono ampiamente presenti nei lavori di Adi Da Samraj.
L'opera, forse una delle più "ambiziose"dell'artista americano, traccia il passaggio di due diverse misure del tempo, contemporaneamente, il ciclo di un giorno e il ciclo di una settimana. E, in quanto tale, tutta la sua elaborata geometria rappresenta l'osservazione del mondo reale.
È inoltre un'idea affascinante quella di esporre le opere di Adi Da in un luogo come il Cenacolo di Ognissanti, a diretto contatto visivo con il celebre affresco dell'Ultima Cena realizzato da Domenico Ghirlandaio nel 1488.
Adi Da afferma: "L'arte che io faccio ha un senso profondo. Pertanto, l'arte che io faccio e compongo può essere solamente e giustamente visto in un contesto che supporta le sue finalità... un tempio tradizionale o una chiesa sono luoghi culturalmente e artisticamente finalizzati ad aprirsi su un qualcosa oltre…uno spazio di trasformazione di vita profondamente protettiva ed allo stesso tempo esigente." La sensibilità artistica di Adi Da può forse essere considerata Modernista, o addirittura Neo-Modernista; i suoi esperimenti con la forma, la distorsione e quindi riorganizzazione della realtà percettiva, riesaminano i metodi e gli schemi che erano parte di un linguaggio comune all' avanguardia della prima metà del secolo scorso. Partendo da questi concetti Adi Da ha trovato e sviluppato la propria identità artistica.
La tradizione, come lui sostiene, è una tradizione del nuovo.